Il terreno fertile per i processi di innovazione.

by Hyperevo 29/12/2020

Come possiamo constatare in questi ultimissimi anni,l’automobile sta diventando sempre più un mezzo ricco di accessori legati a nuove funzionalità. E’ sempre più (in)vestita di tecnologie orientate all’ eco-mobility, eco-sostenibilità, energia rinnovabile, concetti che hanno il compito di proiettarci sempre più verso le sfide ambientali che questo secolo richiama.

Le protagoniste indiscusse di questo processo di innovazione e di cambiamento sono, senza ombra di dubbio, le startup.

L’importanza delle StartUp nel settore Automotive

Come le ha definite Steve Blank, noto per essere stato tra i primi, se non il primo, serial entrepreneur ed oggi docente in varie università americane, con il termine startup si vanno ad identificare quelle organizzazioni temporanee in cerca di un business model ripetibile, scalabile e profittevole.

Ripetibile perché attraverso l’erogazione di un prodotto o servizio, può ottenere ricavi più volte nel tempo.
Scalabile perché i ricavi crescono più velocemente rispetto ai costi da sostenere per generare i ricavi stessi.
Profittevole perché è l’obiettivo principale al quale devono tendere tutte le imprese.

Come possiamo vedere,dati alla mano, le startup stanno guadagnando sempre più un ruolo di protagoniste indiscusse nell’intera filiera produttiva.
Parliamo di 5700 imprese, una filiera che ad oggi vale 100 Miliardi di Euro, genera il 13%fatturato dell’intera industria manifatturiera, pari al 5.9 del PIL e, altro dato di enorme importanza, è il numero di lavoratori impegnati in questo settore, ossia 1.2 milioni di persone.

La particolarità delle Startup Innovative è quella di intercettare, in modo veloce, i nuovi bisogni,dando vita a progetti ed idee disruptive, mettendo in campo le più sofisticate ed innovative tecnologie, al servizio del mondo dell’auto.
Molte stanno sviluppando brevetti ed idee innovative che assolutamente devono essere rese disponibili e fruibili alle case automobilistiche e relativi centri di ricerca e sviluppo.
Grazie a queste realtà, stiamo assistendo alla nascita di nuovi ed elaborati software di AI, sensoristica ultra sofisticata,soluzioni per batterie che rivoluzioneranno il mondo dell’elettrico, per non parlare di dispositivi hardware che saranno in grado di gestire la propria auto interamente da remoto ed in tempo reale, un po’ come sta accadendo con la domotica.

Le aree che maggiormente sono interessate a queste “disruptive ideas”, riguardano il powertrain e la guida autonoma. Senza disdegnare anche le rivoluzioni che stanno largamente interessando i nuovi materiali, il cui compito è quello di ridurre il peso dei veicoli, le vibrazioni e l’inquinamento acustico. Per non parlare di tutto ciò che gravita attorno al mondo delle ricariche delle batterie, le centraline, l’elettronica di controllo e l’infotainment. Da qui sino al 2030,le auto saranno tutte connesse, ci saranno nuove tecnologie in grado di portare e sviluppare enormi opportunità lavorative, quali : -machine learning, -AI, -streaming analytics Oggigiorno si è visto come le grandi case automobilistiche stiano guardando con un occhio di riguardo le startup che sviluppano tecnologie e servizi utili al mondo dell’auto. Stiamo vedendo come, globalmente, si stiano creando delle vere e proprie alleanze per raggiungere obiettivi sempre più performanti e utili non solo alla comunità ma anche all’ambiente.

Una cosa è chiara, dovranno cambiare anche i concetti di impresa sui quali la nostra società è nata e continuamente si è sviluppata dagli inizi del XX secolo, periodo che ha dato i natali alla produzione industriale dell’automobile. Sarà necessario e di vitale importanza, per la sopravvivenza anche delle imprese stesse, aggregarsi, creare network ed alleanze in grado di accrescere competitività e progresso.
Perché come diceva un vecchio adagio “ da soli si va più veloci, ma insieme si va più lontani”.