L’innovazione vista da Schumpeter

by Hyperevo 18/10/2021

L’innovazione come proprietà emergente di un sistema economico: ripartire da Schumpeter

I grandi processi collettivi che sono alla base della formazione dei nuovi sistemi tecnologici, si mettono in moto quando la maggior parte delle imprese prendono in considerazione la necessità del cambiamento tecnologico.

Non c’è innovazione senza crisi.

L’innovazione, secondo l’economista austriaco del secolo scorso, consiste in:

- Introduzione di nuovi beni
- Introduzione di nuovi metodi di produzione
- Creazione di nuove forme organizzative
- Apertura di nuovi mercati
- Conquista di nuove forme di approvvigionamento

Alla base del modello schumpeteriano stanno tre proposizioni centrali.

Innovazione e crescita non possono essere separate:la crescita della capacità di produrre ricchezza ha origine solo ed esclusivamente dalla generazione di nuova conoscenza scientifica e tecnologica e dalla sua applicazione ai processi produttivi attraverso l’introduzione di innovazioni tecnologiche e organizzative. Senza innovazione il sistema non può crescere e ripiega nel flusso circolare.
Cambiamento tecnologico e cambiamento strutturale sono indissolubili: l’introduzione di innovazioni modifica gli assetti del processo produttivo, le forme di mercato e le strutture industriali, incide sul mercato del lavoro, cambia la distribuzione del reddito, modifica le preferenze ed i consumi.
Innovazione e crisi sono a loro volta inseparabili :l’innovazione produce distruzione creatrice e quindi la sua diffusione si accompagna e causa la crisi dei settori e delle imprese tradizionali.

La letteratura schumpeteriana individua due grandi cicli speculari e complementari: il ciclo economico e il ciclo tecnologico. Quando la crescita economica tocca il punto di minimo, il ciclo tecnologico raggiunge il suo massimo e viceversa. Quando la crisi è generalizzata, l’insieme delle imprese è indotta a cambiare radicalmente i propri comportamenti. A quel punto, con il concorso di una pluralità di cambiamenti locali, si formano i grappoli di innovazioni complementari che portano alla formazione di nuovi sistemi tecnologici. Si aprono allora grandi prospettive di profitto, le imprese avviano grandi progetti di investimento, il sistema finanziario sostiene le nuove iniziative assumendo livelli crescenti di rischio, la domanda aggregata cresce con ritmi accelerati e con essa occupazione e produttività.

Schumpeter ha lavorato a fondo sull’analisi delle condizioni sistemiche in cui si genera la conoscenza tecnologica necessaria all’introduzione dell’innovazione. L’ipotesi di base è che la produzione di conoscenza scientifica e tecnologica abbia intrinseco carattere di attività collettiva, sia basata cioè sulla comunicazione, interazione e collaborazione tra una varietà e pluralità di attori. La partecipazione di una pluralità di attori è indispensabile alla generazione e all’utilizzazione del sapere scientifico e tecnologico per la complementarietà delle conoscenze di ciascun individuo e la varietà di applicazioni che ne possono scaturire. Un sistema sociale capace di potenziare il carattere collettivo della conoscenza (e, dunque, di rafforzare i processi della comunicazione, interazione e collaborazione sia nella generazione che nella validazione e nell’utilizzazione) può accrescere sia il tasso di generazione che di sfruttamento della conoscenza scientifica e tecnologica, e quindi i suoi benefici sociali ed economici.
I grandi processi collettivi che sono alla base della formazione dei nuovi sistemi tecnologici, si mettono in moto quando la maggior parte delle imprese prendono in considerazione la necessità del cambiamento tecnologico. Il sistema è così capace di innovare poiché gli agenti sono capaci di reagire creativamente. Le probabilità che la reazione delle imprese consenta la generazione di nuova conoscenza tecnologica e l’introduzione di tecnologie superiori sono fortemente influenzate, tuttavia, dalle condizioni strutturali del sistema. Solo quando si verificano adeguate condizioni strutturali a livello di sistema, la capacità di reazione degli individui assume carattere pienamente creativo e mette capo all’effettiva introduzione di innovazioni.

L’innovazione è quindi frutto di un’azione collettiva e non demandata solamente ai singoli. Ed in questa forma di “collettività” è di fondamentale importanza circondarsi di competenze e risorse in grado di collaborare sotto la regia di un “maestro” di orchestra in grado di coordinale progetti, processi, risorse e competenze in modo fluido, flessibile, dinamico e deciso.